Cenni storici: funghi, cibo degli Dei

Nonostante la scienza abbia iniziato a prestare interesse alle proprietà curative dei funghi medicinali solo intorno alla fine del XX secolo, il loro utilizzo in ambito terapeutico era già diffuso nelle antiche medicine tradizionali. 

Le culture dell’Asia, dell’Europa dell’Est, ma anche dell’antico Egitto ritenevano i funghi rimedi dallo straordinario potere curativo. Le proprietà terapeutiche di questi alimenti vennero descritte nel 200 a.C. in uno dei testi più antichi di farmacologia cinese, il Pen ts’ao ching, il quale riportava 365 tipologie di rimedi differenti per la salute. Essi venivano utilizzati sia in ambito alimentare che terapeutico, sotto forma di decotti o zuppe allo scopo di conferire benessere, vigore e longevità, ma anche per ripristinare squilibri dello stato di salute e favorire il recupero della forma fisica.

Alcuni funghi medicinali erano talmente preziosi  che il loro utilizzo veniva riservato ai Faraoni e agli Imperatori di potenti dinastie. 
Molti di essi erano considerati sacri per via delle loro straordinarie virtù. Tra questi troviamo il Reishi  (Ganoderma Lucidum), definito il ‘Fungo dell’Immortalità’ o ‘Grande Protettore’; lo Shitake coltivato già nel 1100 a.C. da potenti dinastie come alimento e medicina  per prevenire disagi del sistema immunitario, nelle problematiche metaboliche e per contrastare infezioni provocate da agenti patogeni.  Il Cordyceps è uno dei rimedi più considerati nella MTC. Veniva utilizzato già durante la dinastia dei Chin (1700 a.C.) per le sue virtù anti-invecchiamento,  per incrementare l’energia vitale, la longevità e il vigore sessuale. Secondo la medicina tradizionale cinese ha funzione equilibrante delle energie Yin e Yang da cui dipendono  tutti i processi fisiologici della persona.

Caratteristiche fisiche

Il Regno dei Funghi costituisce un mondo affascinante a sé, in parte non ancora del tutto esplorato.  E’ costituito da organismi di straordinaria importanza per valore biologico, ma anche per il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema. Al pari dei batteri i funghi sono organismi decompositori, degradano materiale organico e sostanze chimiche inquinanti disperse nell’ambiente consentendone il riciclo. Essi digeriscono, metabolizzano, accumulano e rendono biodisponibili sostanze di altri regni. L’esistenza dell’uomo senza funghi e batteri sarebbe pressoché impossibile.
Se la vita sul pianeta un giorno dovesse terminare per fattori climatici o ambientali i funghi sarebbero in grado di resistere consentendo la ripresa della vita sulla terra. 

Inizialmente rientravano  nel regno vegetale, tuttavia, essendo per caratteristiche chimico-fisiche nettamente discostanti da esso, venne creato un terzo Regno intermedio tra quello delle piante e quello degli animali. I funghi infatti sono ancorati al terreno come le piante, tuttavia non possono essere considerati vegetali in quanto non compiono fotosintesi clorofilliana, non sono in grado di produrre da sé il nutrimento necessario alla vita.
Essi non sono pertanto organismi autotrofi come le piante, bensì eterotrofi come gli animali. Essi traggono sostanze nutritive dal terreno, rilasciando enzimi e materiale organico in grado di arricchire l’ambiente rendendolo fertile e vitale.
Gli enzimi hanno lo scopo di predigerire le molecole che in seguito verranno assorbite attraverso le ife fungine. Le ife fungine sono denominate micelio, sono filamenti che si sviluppano sotto terra e rappresenta il fungo stesso. La parte che fuoriesce dal terreno ha invece finalità riproduttive.
I funghi sono in grado di accumulare riserve di energia sotto forma di glicogeno, come gli animali, a differenza dei vegetali che utilizzano l’amido. 
La stretta correlazione che esiste tra la struttura molecolare dei funghi e quella dell’uomo fa sì che entrambe le specie risultino sensibili agli attacchi dei medesimi ceppi microbici.  Per tale ragione è possibile beneficiare della capacità dei funghi di sviluppare sostanze antibiotiche, terpeni, enzimi e cortison like utili per la difesa contro microorganismi patogeni quali Esterichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus, Candida albicans, Herpes simplex, Papilloma Virus, etc. L’uomo ha imparato a servirsi delle loro innumerevoli proprietà per prevenire e curare disturbi più o meno gravi, beneficiando delle loro straordinarie virtù.  

Svolgono funzione antibatterica, antivirale e antibiotica, difendendo l’organismo da attacchi di microorganismi patogeni, tant’è che molti antibiotici derivano dai metaboliti secondari dei funghi. I funghi antagonizzano la replicazione di molti virus quali herpes simplex, encefalite, morbillo, parotite e HIV, hanno inoltre un effetto antivirale nei confronti dell’epatite B. Sono tutti immuno-modulanti, adattano cioè le risposte difensive in base alle esigenze della persona senza alterarne il delicato equilibri. Sostengono inoltre le difese di quei soggetti che si ammalano facilmente a causa di problematiche del sistema immunologico, sia dovute a fattori endogeni che esogeni, per via di stress o per età. Tra i più usati a tale scopo troviamo il Ganoderma, il Coriolus, il Fomes e il Chaga.
I funghi hanno potere antiossidante, contrastano i radicali liberi, rallentando l’invecchiamento delle cellule, riportano vitalità a organi e sistemi, incrementando fattori di respirazione cellulare. Un esempio è quello del Cordyceps, tanto considerato dalla MTC.
Tutti i funghi svolgono attività neoplastica, rivestono un ruolo determinante nella prevenzione e nella cura delle malattie oncologiche, vengono impiegati come coadiuvanti nelle terapie chemioterapiche o durante le radioterapie, dando ottimi riscontri. Tra i più usati in campo oncologico troviamo il Maitake, il Coriolus, l’Agaricus Blazei, tuttavia avendo ogni fungo un canale specifico d’azione ed un suo organo bersaglio, per poter iniziare un percorso di affiancamento terapeutico è necessario consultare un esperto in materia.
Alcuni funghi vengono utilizzati nei casi di disfunzioni metaboliche legate a malassorbimento del colesterolo e il diabete, infatti alcune sostanze in essi contenute favoriscono e regolano l’assimilazione degli zuccheri e del colesterolo, tra i più utilizzati in tal senso troviamo il Maitake, il Coprino e l’Orecchione, sono pertanto utilizzati nei casi di iperglicemia e ipercolesterolemia. Esistono funghi come l’Hericim e il Phellinus che agiscono sul sistema nervoso centrale intervenendo come neuro protettori, riducono lo stress, l’insonnia, l’ansia e la depressione. Danno miglioramenti nei casi di sindromi degenerative dovute al morbo di Parkinson e d’Alzaimer.
Gli stessi funghi sono indicati per le affezioni gastro-enteriche: coliti, gastriti, ulcere, reflusso, morbo di crohn, riducendo o portando a risoluzione i disturbi ad esse associate.iscono sull’asse stomaco/cervello. Nello stomaco e nell’intestino, infatti, sono presenti cellule grige simili a quelle del cervello.

Caratteristiche nutrizionali e farmacologiche

I funghi sono considerati super food in quanto, come le alghe, sono costituiti da molecole bioattive altamente funzionali per la salute e il benessere dell’uomo.
Contengono Enzimi, Amminoacidi, Lipidi e una forma particolarmente attiva di Polisaccaridi, i β-Glucani, molecole che agiscono positivamente sul sistema immunitario contrastando l’azione dei radicali liberi. Essi svolgendo un ruolo rilevante come antiossidante cellulare e proteggono il cuore dai danni a suo carico.
Sono ricchi di Vitamine come quelle del gruppo B indispensabili alla vita cellulare, tutta la gamma del gruppo D (D1 D2 D3), le vitamine A, E e K.
Sono ricchi di sali minerali e oligoelementi come il Rame, il Selenio, il Potassio, il Ferro e il Calcio, che garantiscono nutrimento del sangue e la salute delle ossa. Contengono inoltre sostanze organiche dal valore farmacologico curativo, che sintetizzano per difendersi da predatori, parassiti e malattie specifiche come gli steroli, le statine, le lectine e i triterpeni.
Queste molecole sono importantissime per la salute umana, in quanto ci difendono dall’attacco degli stessi microorganismi patogeni.